Rischio incendi
Per segnalare un terreno esposto al rischio incendio, puoi rivolgerti alla tua Regione.
La Legge-quadro n.353/2000 affida infatti alle Regioni la competenza in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, mentre attribuisce allo Stato il concorso alle attività di spegnimento con i mezzi della flotta aerea antincendio di Stato.
Per segnalare un incendio, puoi contattare i Vigili del Fuoco (115) o il NUE- Numero di emergenza unico europeo (112). È a disposizione anche il 1515, numero gratuito di pronto intervento, per segnalare la presenza di incendi boschivi e altre emergenze ambientali.
Per consentire un rapido intervento è importante mantenere sempre la calma e parlare all’operatore con chiarezza: indica quindi con precisione la località, specificando il Comune e la Provincia dell'area colpita dall’incendio e altri dettagli utili per la localizzazione.
Comunica se sul posto sono già presenti enti che stanno provvedendo a spegnere le fiamme.
Ricordati di non chiudere la chiamata fino a che non lo dica l'operatore con cui stai parlando.
L’incendio boschivo è un reato che puoi denunciare alle Forze dell’ordine: Carabinieri (112), Polizia di Stato (113) e Guardia di Finanza (117).
La pulizia di un terreno di proprietà privata spetta al proprietario/gestore dell’area.
Se questa non viene eseguita, puoi segnalare la situazione alla Polizia Municipale del tuo Comune per le opportune verifiche del caso.
Le disposizioni relative alla gestione dei rifiuti (contenute nel decreto legislativo 152/2006) sono state modificate dall'articolo 14 comma 8, lettera b del D.L. 91/2014.
Il materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture in loco, non è più considerato rifiuto. Di tale materiale è consentita la combustione in loco, in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a 3 metri cubi per ettaro, nelle aree, periodi e orari individuati con apposita ordinanza del Sindaco competente per territorio.
Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata, pertanto prima di procedere, contatta sempre il tuo Comune.
Per questo tipo di segnalazione puoi contattare il Comune in cui ricade l'area.
Inoltre, puoi rivolgerti ai Carabinieri Forestali - Servizio di emergenza ambientale (1515) per le Regioni a statuto ordinario, oppure al Corpo Forestale Regionale, per quelle a statuto speciale (Sardegna, Sicilia, Val d'Aosta, Friuli Venezia Giulia) e al Corpo Forestale Provinciale per le Province autonome di Trento e Bolzano.
In questi casi, per l'adozione delle eventuali misure necessarie, puoi contattare gli Enti territoriali competenti che variano a seconda del tratto di strada oggetto della segnalazione: Comune, Provincia, Regione, ANAS, Società Autostrade, etc.
In generale, prima di partire per un viaggio all’estero è sempre opportuno informarsi sulle condizioni di sicurezza e le norme in vigore nel Paese che intendi visitare.
La Farnesina, attraverso l’Unità di Crisi, mette a disposizione dei cittadini il sito viaggiaresicuri.it che contiene le informazioni aggiornate su tutti i Paesi del mondo. Inoltre, può esserti utile consultare il Vademecum per i viaggiatori realizzato dall'Unità di Crisi.
La “Legge-quadro in materia di incendi boschivi” del 21 novembre 2000 prevede l’obbligo per i Comuni di censire le aree percorse dal fuoco, al fine di elaborare il catasto degli incendi. Puoi quindi richiedere questo documento al Comune di interesse.
Per altri dati e statistiche relative agli incendi puoi invece consultare i siti internet delle Regioni.
In particolare, i Piani AIB redatti dalle Regioni ai sensi del decreto 20 dicembre 2001 “Linee guida relative ai piani regionali per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”, devono contenere una sezione relativa alla statistica sugli incendi boschivi corredata da cartografia.
Su internet ci sono diversi siti, liberamente consultabili, che fotografano la situazione degli incendi boschivi in atto in Italia e nel resto del mondo.
Tra questi, ti segnaliamo il sito della Commissione Europea.
Se vuoi saperne di più sugli incendi che si sono sviluppati in una determinata Regione, puoi far riferimento ai siti internet delle Protezioni Civili regionali, anche se solitamente le informazioni non sono aggiornate in tempo reale.
In Italia, la Legge-quadro sugli incendi boschivi affida alle Regioni la competenza in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, mentre allo Stato attribuisce il concorso, alle attività di spegnimento con i mezzi della flotta aerea antincendio di Stato.
Alle Regioni, al fine di consentire lo spegnimento degli incendi boschivi, compete l’attivazione delle sale operative, attraverso l'intervento delle squadre per lo spegnimento di terra e dei mezzi aerei regionali (in genere elicotteri), formate da personale regionale, volontari e vigili del fuoco. Spetta inoltre alle Regioni elaborare ed attuare i piani regionali di previsione, prevenzione e d’intervento, aggiornati ogni anno.
Al Dipartimento della Protezione Civile, attraverso il COAU - Centro Operativo Aereo Unificato, è invece affidato il coordinamento dei mezzi della flotta aerea antincendio dello Stato.
Nell'attività antincendio boschivo il COAU è in costante contatto con le sale operative regionali (SOUP) dalle quali riceve la richiesta di concorso aereo statale nel caso in cui le forze in campo regionali (squadre ed elicotteri) non siano in grado di fronteggiare l’incendio.
Le attività di prevenzione ricadono sotto la competenza delle Regioni che, pertanto, si occupano anche di tale settore, coinvolgendo i soggetti titolati dell’effettiva esecuzione degli interventi come, ad esempio, i Comuni per la pulizia dei bordi delle strade comunali.
Nelle operazioni internazionali, l’intervento del nostro Paese consiste nell’invio di mezzi aerei e non prevede l’invio di squadre di terra per le operazioni di spegnimento degli incendi boschivi.
L’invio dei mezzi aerei è offerto tenendo in considerazione le necessità legate al territorio nazionale, e assicurando l’invariata efficienza della Flotta aerea dello Stato per la gestione degli incendi in Italia.
L’intervento del Dipartimento della Protezione Civile è possibile nell'ambito del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, strumento dell’Unione Europea, nato per facilitare la cooperazione negli interventi di protezione civile, nel caso si verifichino emergenze che richiedono azioni di risposta rapida.
Tutte le iniziative sono basate sul principio di sussidiarietà, in base al quale le azioni dell’Unione devono essere sempre intraprese in coordinamento e su richiesta dello stato colpito.
La flotta Canadair di proprietà del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco è gestita dalla Babcock, una società privata responsabile della logistica e dei piloti.
Pertanto, per diventare pilota Canadair, puoi proporre la tua candidatura direttamente alla società in questione.
Il COAU è composto prevalentemente da personale in servizio presso le Forze Armate in grado di operare all'interno di una sala operativa dove si gestiscono assetti aerei.
Il personale viene assegnato al COAU solo dopo aver terminato l'iter formativo nelle specifiche categorie delle Forze Armate e avere acquisito un’esperienza nella gestione dei mezzi aerei in teatri operativi complessi.
Le sale operative regionali, invece, impiegano personale dipendente delle Amministrazioni regionali (Corpo forestale Regionale, Carabinieri Forestali o addetti ai servizi antincendio) che viene abilitato dalle Regioni ad operare nelle sale operative secondo normative interne.
Puoi inoltrare questa richiesta al Dipartimento dei Vigili del Fuoco. La flotta aerea antincendio della Protezione Civile è stata infatti trasferita al Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, così come previsto dalla legge 100/2012 di conversione del Decreto Legge n. 59/2012.
No. Il liquido ritardante utilizzato nello spegnimento di incendi boschivi con mezzi della flotta aerea dello Stato è una sostanza biodegradabile.
La sostanza non risulta pericolosa per l'ambiente e per l'uomo.
Per diventare pilota di elicottero puoi seguire l’iter militare, frequentando le scuole di formazione dell’Amministrazione difesa, e transitare come pilota civile al termine del servizio.
In alternativa, puoi rivolgerti all’ENAC – Ente Nazionale Aviazione Civile – e seguire il corso presso una scuola di volo certificata o approvata da ENAC.
La licenza si ottiene solo a seguito di un esame teorico-pratico svolto presso l'Ente.
Le tipologie e i prodotti utilizzati per lo spegnimento incendi sono due: il prodotto schiumogeno "Fire Trol Fire Foam 103B", prodotto e distribuito dalla società Biogema e il prodotto ritardante a lungo termine "Fire Trol 931" (ROSSO), prodotto e distribuito dalla società Biogema.